Chardonnay: il bianco facile da abbinare

Chi si avvicina al mondo del vino ha molto da imparare e il consiglio è di muoversi con una certa leggerezza evitando sin dai primi passi di fare scelte azzardate negli abbinamenti con vini particolarmente complessi. Quando è necessario portare a tavola un vino bianco una delle scelte più semplici, ma spesso giusta, è lo Chardonnay.

Vitigno Chardonnay: caratteristiche

Lo Chardonnay è un vitigno ormai conosciuto in tutto il mondo anche perché di facile coltivazione. In Italia i terreni maggiormente vocati sono Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Valle D’Aosta. Nel mondo la produzione eccelle in California, Australia, Nuova Zelanda e Cile. Ovviamente il consiglio è di scegliere sempre uno Chardonnay bianco italiano.  Si tratta di uno dei vitigni più coltivati nel mondo perché si adatta facilmente a diverse fasce climatiche  e diverse tipologie di terreno, anche se ovviamente alcuni terreni riescono a dare dei frutti migliori.  Predilige climi miti e terreni collinari, possibilmente poco umidi e ventosi. La resa abbondante è un altro elemento a favore di questo vitigno, insieme alla possibilità di utilizzarlo in purezza oppure con altre varietà di uve.

Come si presenta lo Chardonnay

Per quanto riguarda il calice per uno Chardonnay si deve preferire il Renano: un calice mediamente stretto, con un corpo ampio e leggermente chiuso nella parte superiore, oppure il classico Tulipano. Lo Chardonnay si presenta di colore giallo paglierino e può virare fino al giallo dorato, ciò in base ai luoghi di produzione delle uve, della lavorazione delle stesse e quindi in base alla fermentazione. I colori più carichi sono tipici dei vini invecchiati. Al naso esprime note fruttate di ananas, mela, pera e banana se trattasi di un vino giovane, mentre i vini invecchiati (conserva le sue proprietà organolettiche fino a 5-6 anni se vinificato in legno)  hanno un bouquet aromatico più complesso che esprime anche note legnose, di nocciola, vaniglia e caramello. Al gusto denota molte note minerali. Lo Chardonnay, come visto, può essere invecchiato, ma non mantiene le sue proprietà organolettiche oltre i due anni se vinificato in acciaio.

Gli abbinamenti dello Chardonnay

Perché si tratta di un vino per chi muove i primi passi in questo mondo? La risposta è molto semplice: si tratta di un bianco facile da abbinare.  La prima cosa da dire è che lo Chardonnay è perfetto servito con piatti a base di pesce e molluschi, l’acidità di questo vino esalta in modo particolare il salmone, inoltre è perfetto per le paste ripiene. Questo vino può essere portato in tavola con le carni bianche, preferibilmente con cotture leggere. Ottimo anche con i formaggi, sia freschi sia stagionati. Lo Chardonnay può essere considerato un vino a tutto pasto e quindi si può servire dall’antipasto fino ai formaggi. I vini più maturi possono essere abbinati anche ai dolci, ad esempio una torta di mele. Non manca chi osa anche abbinare lo Chardonnay con la pizza Margherita. Infine, lo Chardonnay frizzante è un ottimo vino da aperitivo. La temperatura di servizio ideale è di 10-12°C. Quando si acquista un vino è molto importante anche il costo, il prezzo Chardonnay varia da pochi euro fino ad oltre 100 euro a bottiglia, molto dipende dalla cantina, vinificazione, localizzazione delle uve, dall’annata, eventuali riconoscimenti.

Autore: Vino veritas

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *