Brachetto d’Acqui: la golosità fatta vino

Il Brachetto d’Acqui è il vino rosso frizzante  apprezzato dagli amanti dei sapori dolci che vogliono farsi cullare dalla delicatezza di un vino importante ma allo stesso tempo brioso e ricco di carattere.

La storia del Brachetto d’Acqui

Il Brachetto d’Acqui ha una storia antica e affascinante, infatti, sembra fosse conosciuto già al tempo dei Romani dalle ricostruzioni storiche eseguite emerge che Marco Antonio e Giulio Cesare inviarono alla Regina d’Egitto Cleopatra molte otri di Vinum Acquense considerato un antenato di questo vino. L’obiettivo era per ben disporla nei loro confronti e sembra proprio che questo piccolo dono abbia funzionato. Il Brachetto attualmente viene prodotto in Piemonte nella zona definita “le colline degli aromatici” che comprende 26 comuni divisi tra la provincia di Asti e la provincia di Alessandria. Il vino ha ottenuto il marchio DOCG nel 1996.

Come nasce il Brachetto d’Acqui

Il vitigno da cui prende anche il nome è il Brachetto che ha acini dal colore blu violaceo ricoperti da pruina, ma soprattutto gli acini hanno uno spiccato odore di rosa. La vendemmia di queste uve è piuttosto anticipata e avviene agli inizi di settembre, questo consente di preservare gli aromi del vitigno. Una volta in cantina l’uva viene pigiata e la macerazione con buccia dura solo 2-3 giorni, il colore rosato è dovuto proprio a questa particolare lavorazione. Il vino viene a questo punto refrigerato e filtrato, in tal modo la fermentazione viene bloccata e si eliminano impurità. Si ha quindi una seconda fermentazione che porta il brachetto a circa 5 gradi alcolici. Il passo successivo è l’imbottigliamento e la rifermentazione in bottiglia con tappo rigorosamente di sughero. L’imbottigliamento consentirà al vino di mantenere  una buona dolcezza e la carica aromatica e allo stesso tempo di avere un ulteriore sviluppo alcolico. Qui occorre una precisazione perché il Brachetto d’Acqui può essere lavorato per  avere uno sviluppo modesto di bollicine e allora si ottiene un vino rosso frizzante, ma non manca chi usa il metodo Charmat o Martinotti per ottenere una versione Brachetto d’Acqui Spumante. Cambia tra i due vini il perlage e la pressione che per gli spumanti deve essere superiore a 3,5 bar. Infine, non si può dimenticare che esiste anche la versione Passito. Teme l’invecchiamento, ecco perché si consiglia di consumarlo entro due anni dalla produzione.

Come servire il Brachetto d’Acqui

Il Brachetto d’Acqui vino rosso frizzante alla vista si presenta di colore rosso rubino o porpora con riflessi violacei, ha un profumo delicato di frutta matura, frutti rossi e aromi floreali, in bocca esprime tutta la sua dolcezza e delicatezza grazie al sapore dolce. Il grado alcolico del Brachetto d’Acqui di 11,5%Vol. minimo nella versione vino frizzante rosso e minimo 12% Vol. nella versione spumante, attenzione a non lasciarsi ingannare dalla dolcezza perché come si può notare la gradazione alcolica è importante. Il vino frizzante rosso Brachetto d’Acqui è l’ideale per accompagnare il dessert in particolare dolci alla frutta, macedonie, crostate, può essere servito con fragole e pesche, inoltre è perfetto con la pasticceria siciliana a base di pasta di mandorle. La temperatura di servizio ideale è tra 8°C e 12°C, mentre il calice perfetto è la coppa.

Autore: Vino veritas

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