Tutti hanno sentito parlare di vini fermi e vini frizzanti, o mossi, qual è la differenza e quando può essere servito l’uno o l’altro?
Vini fermi e vini frizzanti
La principale differenza tra un vino fermo e un vino mosso, anche conosciuto come vino frizzante, è data dall’effervescenza, infatti un vino fermo non ha bollicine, mentre un vino mosso è caratterizzato dalla presenza di anidride carbonica che conferisce bollicine al vino. Il vino mosso può essere bianco o rosso, ecco perché si possono avere vini fermi rossi, vini fermi bianchi, vini frizzanti bianchi e vini frizzanti rossi, infine vi è il Rosato anche in questo caso in entrambe le versioni.
Vino frizzante e spumante: sono la stessa cosa?
Deve però essere fatta una precisazione: vino frizzante e spumante non sono la stessa cosa e a dirlo è la legge. In base alle direttive dell’Unione Europea, recepite dall’ordinamento italiano, il vino frizzante è caratterizzato da una sovrapressione naturale, quindi senza aggiunta di sostanze che possano determinare questa caratteristica, in questo caso la frizzantezza è dovuta semplicemente alla fermentazione. La pressione deve essere per legge superiore a un bar e non eccedente i 2,5 bar. Per quanto invece riguarda gli spumanti, la legge stabilisce che un vino può essere definito spumante se a 20° C presenta una sovrapressione di almeno 3 bar e ha un titolo alcolometrico totale non inferiore a 8,5% Volume. All’interno delle categorie viste possono essere fatte ulteriori precisazioni, infatti un vino frizzante o uno spumante di qualità sono tali se le bollicine sono determinate dall’anidride carbonica prodotta dal processo di rifermentazione e quindi senza aggiunte artificiali. Si possono comunque avere vini frizzanti e spumanti gassificati, questi solitamente hanno una qualità inferiore e si ottengono con brevi tempi di lavorazione.
Come abbinare vini fermi e vini frizzanti
Sicuramente i vini fermi sono i più facili da abbinare, infatti il bianco è perfetto per pasti a base di pesce, verdure, carni bianche e formaggi poco stagionati, mentre il rosso è adatto per portate a base di carne. Per i cibi particolarmente grassi è bene avere a portata di calice un vino con una struttura tannica importante in modo da detergere il palato dall’untuosità lasciata e riportare equilibrio, ad esempio con la carne di maiale è bene servire il Sangiovese, ma come si abbinano i vini frizzanti e gli spumanti? La prima cosa ovvia è che gli spumanti sono perfetti per i brindisi, tutto cambia con i vini frizzanti. Questi sono più difficili da abbinare perché si cade facilmente in errore. Un Lambrusco frizzante si abbina con antipasti a base di carne, con pasta ripiena, con una grigliata di carne. Lo Chardonnay è un vino bianco frizzante con una spuma piuttosto importante ed è perfetto per gli aperitivi, ma anche per piatti delicati a base di pesce. Con portate dolci deve sempre essere abbinato un vino dolce come un Moscato, un Passito, Brachetto d’Acqui disponibile anche nella versione spumante. Il vino dolce per esprimere al meglio le sue qualità non deve essere meno dolce del piatto servito.