La Barbera (vino tradizionalmente declinato al femminile) alla vista si presenta di colore rosso rubino intenso, molto elegante e allo stesso tempo quasi ammaliante. Considerato per molto tempo un vino di bassa qualità, è riuscito ad ottenere l’apprezzamento di tanti solo con il tempo perché la Barbera è in realtà un vino elegante, in grado di esaltare grandi piatti e perfetto per intenditori e novelli assaggiatori di vino.
Perché la Barbera è croce e delizia degli amanti del vino
I difetti che per anni hanno connotato la Barbera sono l’elevata acidità e il poco sapore, con il tempo però le tecniche di produzione del vino e la conoscenza dei segreti per migliorare la piacevolezza di vini hanno fatto in modo che ottenesse un posto di rispetto nel panorama enologico italiano. I viticoltori si sono dedicati a queste uve cercando di abbassare la resa per ottenere uve migliori e hanno migliorato il gusto con invecchiamento in botti di rovere. In fondo è uno dei vini più conosciuti al mondo e allora qualche caratteristica positiva e qualche amante deve pur averlo. Infatti il successo non può essere dovuto solo alla facilità di produzione e ai costi bassi, sebbene sia molto versatile al punto di essere coltivato in molte regioni d’Italia, tra cui anche la Campania e la Sicilia che meteorologicamente parlando sono molte lontane rispetto alla zona di elezione del Piemonte. Il Barbera è un vitigno a bacca rossa tipico del Piemonte, il nome Barbera compare in Italia nel XVIII secolo e quindi in epoca abbastanza tarda, ma molto probabilmente queste uve erano già conosciute, ma con il nome di Uva Grisa o Grisola. Attualmente vi sono 2 DOCG disciplinati: Barbera D’Asti, Barbera del Monferrato Superiore e ben 34 DOC tra questi il più conosciuto è la Barbera dei Colli Piacentini. Per tutti è previsto che la quantità minima di uve Barbera sia dell’85%. Una curiosità che pochi conoscono è la possibilità di trovare anche la Barbera frizzante con una quantità massima di zucchero di 17 grammi per litro.
Caratteristiche della Barbera
Il vino giovane si presenta al naso con note di frutta rossa come more, ciliegia lampone e prugna con l’invecchiamento il bouquet aromatico si arricchisce di note speziate come vaniglia e cacao. Nasce così un vino complesso. In bocca ha un sapore asciutto e intenso ma predomina il nerbo acido. Per quanto riguarda gli abbinamenti, la Barbera è un tipico vino da pasteggio da servire a tutto pasto, anche se meglio evitare con i dolci. I piatti con cui si accompagna sono i tipici della cucina piemontese ed emiliana, va a nozze con antipasti a base di salumi e formaggi, ma anche con primi piatti come lasagne, pasta ripiena, sughi al ragù. Vasta gamma di scelta anche per quanto riguarda i secondi, infatti si abbina bene anche con selvaggina, carne alla brace o con lunghe cotture. Per quanto riguarda gli aperitivi, può essere servito anche con lo gnocco fritto. La temperatura di servizio è piuttosto alta: 18-20°C e deve essere servito nel classico calice da vino rosso. Un ultimo consiglio per apprezzarlo al meglio è aprire la bottiglia un’ora prima di servire il vino e nel caso in cui si tratti di un invecchiato anticipare l’apertura di qualche ora e servirlo nel Ballon.